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Il defunto veniva sepolto in posizione supina e, spesso, su di esso veniva deposto del cibo che simboleggiava l'ultimo pasto. Veniva deposto anche del vasellame, in quantità e qualità variabile a seconda dello status sociale del defunto. Tra il V e il III sec. a.C. le tombe erano semplicemente delle fosse di terra con poste ai lati delle spallette di tufo e ricoperte in genere con due pietre tombali di tufo. Successivamente iniziarono a impiegarsi tegole e tegoloni per il rivestimento e la copertura della fossa. Per il posizionamento del defunto venivano utilizzati sarcofagi o casse di legno, come testimoniano alcuni chiodi ritrovati in varie tombe. Spesso, le tombe avevano una disposizione tale che i piedi del defunto erano orientati in direzione est - ovest. Dagli esami condotti sugli scheletri di numerose tombe sannitiche si è potuto capire che le condizioni di vita di allora erano piuttosto difficili, visto che l'età media superava di poco i quarant'anni. Nelle tombe maschili è possibile ritrovare uno o due cinturoni a testimonianza dello status sociale di guerriero oppure vari tipi di arma tra cui spicca la cuspide di lancia. Caratteristica è la presenza del cratere, posta ai piedi del defunto, maschio o femmina che sia. Spesso, nelle tombe femminili, sono presenti fibule in ferro, in bronzo o in argento, oppure oggetti di arredo personale, come gli anelli e arnesi per la lavorazione della lana. Le ceramiche utilizzate nelle tombe del IV e III secolo a.C. venivano importate in gran parte dalla Campania, le più diffuse erano quelle di bucchero nero e rosso e non è raro che esse venissero prodotte nella stessa zona di utilizzo, come dimostrano diverse fornaci rinvenute nel territorio sannitico. Alcune di queste fornaci sono state rinvenute a Treglia, alle pendici del monte Castello. Esse sono di pianta circolare del diametro di circa 4m, dotate di un ampio praefornium. Dunque, la presenza di tali fornaci, dimostra che i Trebulani producevano in loco i vari tipi di vasellame che serviva per il corredo funerario, per i riti religiosi e come utensili domestici.